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Razer DeathAdder V3 - Recensione - Il Mouse

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Il Razer DeathAdder V3 una volta estratto dalla confezione mostra subito il nuovo design e dimensioni. Rispetto i precedenti modelli di DeathAdder il nuovo V3 risulta essere leggermente più schiacciato verso il basso, il che lo porta ad essere leggermente più lungo e stretto. Rimane sempre un mouse ergonomico per destrorsi con presa di tipo Palm Grip ma che si riesce ad adattare facilmente anche ad altri tipi di impugnatura.

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Parlando invece di numeri il DeathAdder V3 fa segnare 128 x 68 x 44 mm. Il peso passa dai canonici 90 g ai circa 59 g. E’ facile notare anche la nuova finitura opaca che ricopre tutta la parte superiore.Texture che si aiuterà il grip sul mouse ma di contro tenderà a catturare facilmente sudore e impronte.

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Il DeathAdder V3 non presenta alcun tipo di retroilluminazione di tipo RGB e infatti il logo dei tre serpenti risulta stampato e leggermente in rilievo.

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Nel DeathAdder V3 osserviamo anche la nuova forma dei tasti principali che risultano più lineari e meno ‘’curvati’’ come i precedenti. Vale sempre il solito posizionamento e design separato in modo da avere click uniformi e che non inficiano la pressione dell’uno o dell’altro. Al di sotto di tali tasti Razer continua ad utilizzare switch ottici ma in questo caso sono di terza generazione e sono dichiarati per 90 milioni di click. Tra i due tasti principali troviamo l’immancabile rotellina di tipo cliccabile con un buono scroll e rivestimento in gomma texturizzata.

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Posizionando il mouse lateralmente osserviamo meglio la forma e la posizione dei tasti laterali. Questi risultano leggermente più piccoli e spostati in basso rispetto quelli degli altri DeathAdder che seguivano la curva superiore del mouse. I tasti laterali offrono sempre un buon feedback e nessun evidente problema.

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Spostandoci nel lato destro del mouse non abbiamo, come si presupponeva, alcun tasto laterale.

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Posizionando il mouse frontalmente osserviamo meglio la forma ergonomica.

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Capovolgendo il mouse troviamo i consueti piedini in PTFE (purtroppo nessun set di ricambio in bundle), il tasto DPI (per cambiare profilo DPI non trovando alcun tasto nel lato superiore) e ovviamente il sensore ottico Razer Focus Pro da 30.000 DPI dotato di tecnologia MotionSync. Quindi il recente PAW3395 customizzato da Razer.

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Il cavo che caratterizza il Razer DeathAdder V3 è di tipo Speedflex ma risulta leggermente rigido rispetto altri modelli anche non DeathAdder.

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Il connettore USB non è placcato oro ma possiamo trovare l’inserto verde acido a tema Razer e la serigrafia sulla cover in plastica.

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Passiamo ora a vedere il consueto e ormai conosciuto software di gestione Razer Synapse 3.

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